“Mi chiamo Matteo e vi scrivo perché non ho nessuno con cui sfogarmi. Non ho soldi, non ho tempo, e ultimamente non ho neanche più fiato. Ho solo mia madre, che sto cercando di proteggere con le unghie e con i denti da mio fratello e dalla sua crudeltà.
Nostra madre è molto malata e da quando non è più autonoma vive con me. Durante il giorno io lavoro, quindi veniva una badante ad accudire mamma, mentre i pomeriggi ce li dividevamo io e Loris… finché non ha deciso che non avrebbe più pagato. E visto che io non posso permettermi assolutamente nulla, la sua decisione è diventata automaticamente legge.
Loris non è sempre stato così. Era un bambino dolcissimo e finché nostro padre non se n’è andato andavamo anche molto d’accordo. Io avevo 20 anni e lui 14… e abbiamo avuto la reazione opposta: io mi sono legato ancor di più a nostra madre, lui invece è diventato distante e apatico. Ha iniziato ad incolpare me e nostra madre e ha finito con l’andarsene di casa a 18 anni.
La malattia di mamma lo ha costretto a riavvicinarsi alla famiglia, ma la mia speranza che col tempo il nostro rapporto potesse aggiustarsi è svanita con questi messaggi.
Voi cosa fareste se foste al mio posto? C’è una soluzione che non vedo?”

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