“Ciao, mi chiamo Chiara e gestisco una piccola libreria nel centro storico di una città vicino al mare (di cui preferisco non fare il nome. Il mio lavoro mi piace, e anche se non faccio soldi a palate sto bene, che credo sia la cosa fondamentale nella vita. Due anni fa ho conosciuto Riccardo, un ragazzo molto benestante, che ad un certo punto ha cominciato a farmi una corte insistente. Veniva in libreria tutti giorni, ad acquistare i testi più assurdi pur di vedermi. Io non sono ricca, e ho avuto diverse spese da affrontare negli ultimi anni di covid, però me la cavo benissimo con le mie risorse e non mi piace dipendere da nessuno. Riccardo si è dimostrato un bravo ragazzo, ma troppo, troppo dipendente dal padre e dai suoi soldi. Tutte le scelte che ha fatto nella vita sono state prese per far contento il padre, per esempio studiare economia per cui non era portato e seguirlo negli affari di famiglia che lui odia. L’unica cosa in cui gli è andato contro è stato mettersi con me, che sono una ragazza abbastanza semplice, e per nulla somigliante alle donne trofeo che aveva conosciuto in passato. Al padre però non vado proprio giù, e cerca di intromettersi in ogni modo. Io vorrei che Riccardo fosse più indipendente e ragionasse con la sua testa, ma non riesco proprio a farlo ragionare, e in questi ultimi tempi i rapporti si sono fatti più tesi, fino al litigio che sto postando qui. Ho reagito male alla fine, ma non posso impazzire dietro desideri altrui.”
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