“Ciao, la storia che ho deciso di condividere su questa pagina ad alcuni potrà sembrare strana. Quando io e il mio ex abbiamo deciso di separarci la nostra preoccupazione più grande era naturalmente per i bambini. Hanno adesso 5 e 7 anni e tutto è avvenuto circa 1anno fa. Il più grande, soprattutto, ci ha manifestato una paura. Quella di dover lasciare la casa nella quale era cresciuto. Io e il mio ex allora ne abbiamo parlato e abbiamo ragionato su come muoverci e alla fine, abbiamo deciso che saremmo stati noi due ad alternare la nostra presenza nella casa che avevamo abitato insieme fino a quel momento, così da dare ai bambini un posto stabile e non farli diventare bimbi con la valigia. Inoltre la nostra formula di affidamento congiunto prevede un tempo equo per entrambi i genitori: 2 settimane ciascuno. Ci sembrava che tutto filasse liscio, fino a quando però, un giorno non dimentico un documento importante di lavoro e sono costretta a rientrare in casa, nella settimana del mio ex.
E lì mi accorgo di una cosa che mi fa sbattere le palpebre un po’ di volte…poi, quando credo di aver capito, gli scrivo per avere delle risposte chiare…
E io credo che lui NON abbia capito minimamente il senso di ciò che stiamo facendo. O sbaglio io???”




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