“Un saluto a tutti! Vorrei condividere una breve chat che però per me è stata piuttosto significativa! Riguarda la mia amicizia con Anna, un’amica conosciuta qualche mese fa a un corso di fotografia e con cui, in poco tempo, ho creato un legame che credevo solido. Insieme abbiamo riso, confidato segreti, persino fatto un viaggio insieme in Grecia. Però, proprio durante quei giorni, ho notato qualcosa che mi ha fatto gelare il sangue: a volte, sembra quasi vergognarsi di me.
Sono consapevole di essere una persona esuberante, di quelle che parlano a voce alta, ridono senza filtro e si emozionano per cose che agli altri sembrano banali. Ma è proprio questo che ci ha fatte avvicinare: senza la mia insistenza, Anna non avrebbe mai accettato di venire a quel concerto in un’altra città, e forse non saremmo mai diventate amiche. Eppure, adesso, mi ritrovo a chiedermi se, per caso, quella stessa energia che ci ha unite non sia diventata un peso per lei.
Così, ho deciso di affrontarla direttamente. Non potevo ignorare quel senso di disagio che mi seguiva da giorni, quel modo in cui a volte mi aveva corretta in pubblico, come se fossi troppo troppo. Ho passato una vita a sentirmi dire che sono “troppo ” e non ho intenzione di ricominciare a smussare i miei lati per far stare bene gli altri.
Ma c’è una cosa che mi ha sorpresa: Anna non ha negato. E la sua risposta, anche se all’inizio mi ha ferita, forse mi ha fatto capire che non tutto è come sembra. Il mio radar per le amicizie potrebbe funzionare ancora!”




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