“Mia madre e Camilla, la mia ragazza, sono come il fuoco e l’acqua: destinate a non andare mai d’accordo. Camilla, poverina, ci prova in tutti i modi a farsi piacere da mia madre. Le ha portato fiori, le ha fatto regali, si è perfino offerta di cucinare con lei (e sappiamo tutti quanto mia madre sia gelosa del suo regno in cucina). Ma niente da fare: per mia madre è, e resta, “la nana malefica” almeno secondo il dizionario personale di mia madre. Perché? È bassa. È stronza. E, cosa più grave, ha osato conquistare suo figlio.
Ora stiamo organizzando la festa dei 50 anni di mia madre, e l’argomento “Camilla invitata sì o no” è diventato il centro del dibattito mondiale (secondo lei, ovviamente). Io provo a calmarla, a spiegarle che Camilla è una ragazza splendida, ma lei risponde con ironia dandomi contro. E io lì, a cercare di trattenere una risata mentre mi domando se mia madre sarà mai in grado di apprezzare Camilla per quello che è.
La verità? Credo che a mia madre dia fastidio non Camilla in sé, ma il fatto che sia riuscita a entrare nella mia vita. Perché, in fondo, non c’è donna che possa competere con sua maestà la regina dei miei 50 metri quadri.
E io? Io mi trovo nel mezzo, a fare da arbitro in questa eterna lotta tra il sarcasmo di mia madre e il mio amore per Camilla.”




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