“Io e Jessica ci siamo conosciuti per caso. Stavo aspettando l’autobus sotto casa, pioveva a dirotto, e lei era lì, senza ombrello.

Le ho offerto di ripararsi sotto il mio, e da quel momento abbiamo iniziato a parlare. Ci siamo rivisti qualche giorno dopo, di nuovo per caso, e da lì è partita la nostra storia. Lei sempre in movimento, piena di idee e avventure, io più tranquillo, sempre con i piedi per terra.

Andava bene all’inizio, ci completavamo a modo nostro. Ma col tempo, le differenze si sono fatte sentire. Lei cercava emozioni forti, io volevo stabilità.

Alla fine, dopo tre anni, ci siamo lasciati senza rancore, capendo che non eravamo fatti per stare insieme.

Da allora, ci sentiamo giusto tre volte l’anno: a Natale e per i compleanni, scambiandoci i soliti messaggi di auguri. Niente di più, niente di meno. Ora sto con Diana, molto più in linea con me. Con lei è diverso, va tutto bene, siamo una squadra.

Ma questa volta Jessica non si è fermata ai soliti auguri. Mi sembrava già strano volesse rimettersi a chiacchierare, e poi ha rivelato le sue intenzioni. Assolutamente assurde.”

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