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“Dovevo assolutamente parlare con Martina perché la nostra ultima conversazione, più un’altra che avevamo avuto dopo di persona, non mi avevano convinto. Più che altro avevo paura: paura di quello che poteva succedere, paura di perdere lei, paura della possibile reazione di papà, e soprattutto, anche se è brutto da dire, paura della possibile reazione della gente. Perché il punto è proprio questo. Concretamente non stavamo facendo niente di male. Io tenevo a lei, lei teneva a me, i nostri sentimenti erano reali e pur essendo una situazione complicata, riguardava noi e nessun altro. In realtà, al tempo stesso, una relazione con una sorellastra è sempre mal vista e qualsiasi cosa tu dica per giustificarti verrai sempre criticato. Ero pronto a dire la verità a papà, poi lei mi ha scritto e abbiamo cominciato un’accesa discussione cercando di capire cosa realmente fosse giusto fare. Contro ogni aspettativa, siamo arrivati ad una soluzione inaspettata ma che entrambi, considerando tutto, volevamo fortemente. Io non mi pento di nulla.”

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