“Ho perso il lavoro da un giorno all’altro, senza preavviso e senza una motivazione… Anche se la motivazione c’è, ma mi rifiuto ancora di accettarla… Mi è crollato il mondo addosso…
Sono Chiara, ho 29 anni e la mia vita è un disastro… Era un disastro più piccolo prima, almeno avevo un lavoro e una casa, anche se il resto cadeva a pezzi. Ora non ho più nemmeno questo e non so come farò…
La mattina della chat che vi invio stavo andando a lavoro, ero quasi arrivata ma mi arriva un messaggio. Il mio capo. Mi dice che al lavoro non ci devo più andare e che posso tornare a casa. Ma cosa? Io non posso tornare a casa, devo lavorare e sto già facendo abbastanza ritardo. Non capivo… Pensavo che fosse uno scherzo o che mi volesse mandare in un’altra sede (l’azienda ne ha 3), per un attimo il pensiero di una promozione comunicata in modo molto strambo mi ha sfiorato la mente. Invece no… Nulla di tutto questo… Sono stata licenziata.
Ah, e non vi ho detto la cosa più importante e che mi fa più male: il capo in questione è mio padre…”



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