“Su Vogue è comparsa una campagna con una modella generata dall’IA. E io, che modella lo sono davvero, mi sono sentita presa a schiaffi.

L’ho vista stamattina su Instagram. Una modella perfetta, occhi verdi, pelle senza pori, corpo scolpito. Peccato che non esista.
È stata creata da un’intelligenza artificiale e indovina un po’? È finita su Vogue America per una campagna di Guess.

Io scatto con la febbre, mi trucco alle 5 di mattina, mi spacco la schiena a reggere pose impossibili e poi… basta un algoritmo per sostituirmi?

Ho scritto al mio ragazzo perché avevo bisogno di sfogarmi, ma anche per capire: sono io che sto esagerando o c’è davvero da preoccuparsi?
E invece no, lui ha fatto l’indifferente. Ha detto che “è il futuro”.
Che dovremmo abituarci.
Che forse è solo una moda.

Nella chat che leggerete, troverete tutto: la mia rabbia, la sua superficialità, e la domanda che ormai mi frulla in testa da ore.
Che fine farà la creatività umana, se ci lasciamo affascinare solo da contenuti generati interamente dalle macchine?”

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