“Mi chiamo Marco, ho ventisette anni, lavoro come grafico freelance e, tutto sommato, mi considero uno piuttosto tranquillo. Non sono il tipo che va a spulciare il telefono della fidanzata o che si incattivisce per un like sospetto. O almeno… non lo ero.
Da quando sto con Valentina, due anni ormai, ho scoperto che ci sono cose che ti cambiano, che ti scavano dentro piano piano, senza che te ne accorga. Tipo le piccole bugie. Quelle che inizialmente sembrano innocue, ma che cominciano a lasciare il segno. Valentina è brillante, bellissima, dolce. Ma quando si parla di Luca, il suo “amico di vecchia data”, si crea sempre una zona d’ombra. Dice che sono solo amici, che tra loro non c’è mai stato nulla. Ma allora perché, ogni volta che ne parliamo, diventa evasiva? Perché sorvola, minimizza, o peggio, cambia versione?

Avevano in programma di vedersi. Me l’aveva accennato, con quel tono un po’ distratto, come a voler liquidare il discorso. Niente di che, “un caffè”, aveva detto. Ma qualcosa non mi torna. Un dettaglio, una frase, e poi un messaggio di lui che mi fa scattare il dubbio.

Così ho deciso di scriverle. Non per litigare. Solo per capirci qualcosa. Ma alla fine, ecco mi ritrovo con la frittata rigirata e alla fine il cattivo sono io. Come sempre. E francamente, mi ha messo il dubbio che lo strano sono io…ma anche fosse, sono abbastanza sicuro di averci preso, invece.”

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