“Ciao, io sono Silvia, vi mando questa conversazione perché sinceramente mi sento giudicata da tutti, amici, parenti, ma nessuno ha il coraggio di dire le cose come stanno e dare ragione a me. Il mio ragazzo si era fatto fare le treccine, quelle in stile afro attaccate alla testa. All’inizio ero perplessa, ma ho lasciato correre per amore. Poi le ha sciolte, e la tragedia è arrivata: un mucchio di capelli con il quale potevi tranquillamente imbottirci un divano. Da lì ho capito che avevo davanti un uomo diverso. E non per il cuore, ma per la testa. Ora, io non credo che amare qualcuno significhi accettare tutto. Ci sono limiti, ci sono gusti. E io non sono pronta per una relazione in modalità “pelata anticipata”, cioè non abbiamo neanche trent’anni diamine. Gli ho dato delle opzioni, gli ho parlato chiaro, e credo di aver agito con onestà ma soprattutto con amore, per me, per lui e per la nostra relazione. Giudicate voi, ma ditemi la verità, soprattutto le signorine: lo avreste baciato, dopo aver visto quella foto?”




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