“Io mi chiamo Andrea, ho 29 anni ed ecco la conversazione un po’ comica, e un po’ tragica, che ho avuto col mio migliore amico Pietro. Secondo me la mezza litigata che abbiamo avuto si sgonfierà e tornerà tutto come sempre, ma più che altro lo spero dato che dal mio punto di vista io non ho fatto nulla di male. 

 

 

Magari potevo evitarmi un paio di sparate un po’ infelici, ma non l’ho offeso nell’animo e nell’onore come afferma lui. In ogni caso lui è poco più grande di me di un paio di anni, ma ci conosciamo da quando ci siamo ritrovati entrambi colleghi all’università. Ormai lavoriamo e ci sentiamo e vediamo regolarmente, ma abbiamo due stili di vita molto diversi. 

 

Io ho un po’ di problemi a mantenermi, facendo addirittura due lavori, mentre lui è riuscito (per merito) a trovare un posto in una grande compagnia in cui riesce a guadagnare davvero bene. Poi lui è fidanzato da anni e io sono single convinto. Ed è proprio su questi ultimi due aspetti che ci sono stati degli screzi, perché mi ha contattato dopo che, la sera prima, ci eravamo visti per comunicarmi che entro un anno si sarebbe sposato con la sua fidanzata. 

 

A quel punto voleva concedermi un grande onore, di cui però non ero granché felice.”

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