“Sono Noemi e metto subito le cose in chiaro. Non sono tifosa di una squadra di calcio, ma nemmeno sono contraria a questo sport o a qualsiasi altro sport. Lo dico perché ogni volta che c’è una discussione tipica di questo tipo la gente mi dice che io non posso capire e robe del genere, ma io posso capire benissimo perché ho giocato a tennis per qualche anno, certo solo per convivialità, in amicizia, mai per agonismo, ma so bene cosa significa tenerci a qualcosa e a uno sport. Tuttavia il mio ex ragazzo, Fabio, era un po’ troppo fissato con il calcio. Calcolate che lui vedeva tutto, qualsiasi partita possibile. Si andava a vedere quando poteva, e cercava di fare in modo di potere a qualsiasi costo, le partite di serie b e c, a discapito di qualsiasi altra cosa nella sua vita. Che potesse essere il lavoro inventando scuse per andarsi a vedere quella o quella partita o seguirsela in tv se era importante, facendosi pure licenziare una volta (anche se poi è stato ripreso dal titolare dell’attività in cui lavora) o a discapito di me che sono la sua ragazza. Stiamo insieme da 2 anni e in questo lasso di tempo lui è stato quasi latitante perché lui è un vero tifoso, dice lui, non come quelli che farebbero finta o a convenienza. Il problema nella nostra relazione, oltre a quelli evidenti, si è venuto a creare nel momento in cui è venuta a mancare mia nonna materna e gli ho chiesto di venire da me per il pomeriggio dato che io stavo davvero male e mia madre peggio. Il problema è che c’era una partita parecchio importante da vedere e quando ha saputo il risultato non l’ha presa benissimo.”

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