“Ho avuto di recente una conversazione col padre della mia ragazza. Lui fa il medico e a quanto mi dice Silvia è un uomo molto fiero della sua professione. Credo che lui pensi che al mondo ci siano i vincenti che lavorano in campi scientifici e dall’altro ci sono gli idioti con la testa per aria, come gli insegnanti, gli scrittori, persone che fanno lavori più artistici.

Io penso che scegliere liberamente il proprio percorso sia molto importante. Non avete idea di quello che suo padre sta facendo a Silvia. Non avete idea di quello che le sta facendo passare.

Vi siete mai chiesti se il lavoro che fate sia frutto di un’imposizione, di un’eredità materna o paterna? Ci sono lasciti immateriali, ci sono diktat che scorrono in linea verticale, seguendo i rami di un albero genealogico. Credo a farla da padrone sia la paura di perdere l’amore di una persona per noi importantissima.

Mi sembra che sia in corso il giochetto “se non fai così, non ti amo più”.

Beh, era ora che qualcuno parlasse. Leggerete negli screen quello che ho detto al padre della mia ragazza.”