“C’è un momento preciso in cui ho capito che qualcosa si era rotto: stavamo mangiando una carbonara perfetta, e lui ha detto “ferma tutto, la devo postare”. Da lì ho guardato la tavola, il telefono puntato su di me, il suo sguardo più interessato alle reazioni che alle mie risate. E mi sono detta: non voglio più essere una story. Gli ho scritto in chat, perché parlarne a voce non serviva più. Questo è il risultato. Forse non sono l’unica a sentirmi seconda… dietro a uno schermo. Spero che la mia possa essere una soluzione. C’è chi mi ha detto che ho minato la sua libertà, ma a me non pare. Voi cosa ne pensate?”




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