“Ciao, vi mando questa chat perché, giuro, non so se ridere, piangere o cambiare famiglia e sotterrarmi. Premessa: non ho mai avuto il classico rapporto “da film” con mia madre. Lei è… come dire… molto presente. Talmente presente che se potesse mi metterebbe il GPS nel cervello. Ogni cosa che faccio è potenzialmente un crimine ai suoi occhi: se mi vede troppo sto nascondendo qualcosa, se mi vede poco sto nascondendo qualcos’altro. Se respiro male forse sto consumando troppo i polmoni. Però quello che è successo l’altro giorno ha superato qualsiasi record del Guinnes. Ero tranquillo, giornata normalissima, nessun segnale del tornado che stava per abbattersi su di me. Invece, poche ore dopo, mi sono ritrovato in mezzo al più assurdo interrogatorio familiare della storia. In un secondo mi sono ritrovato nell’occhio del ciclone e senza aver fatto nulla di male, perché sì, si può dire tutto ma non che io non abbia il 1000% della ragione in questa storia, mi sono ritrovato dentro una battaglia famigliare, non ad armi pari però…”

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