“Buongiorno. Sono una madre di poco meno di settant’anni e ho un figlio di trent’anni, Davide. L’ho cresciuto da solo perché suo papà mi ha abbandonata quando sono rimasta incinta, e da li è stato tutto in salita. Ad ogni modo io mi sono rimboccata le maniche e ho cercato di fare il meglio che potevo per educare Davide come si deve e non fargli mancare nulla, e pensavo di esserci riuscita. Lui è un carissimo ragazzo, ma devo ammettere che ha molti difetti e alcune stranezze non da poco. All’inizio pensavo fossero delle fasi, e alcune cose in effetti lo sono state, ma dopo quest’ultimo episodio, che potete leggere nella chat che ho inviato, ho davvero poche speranze che possa tirarsi di qua e darsi una sistemata. Il mio peggior timore è di dovermene occupare io ancora per molto tempo, cosa che non troverei né sana né giusta nei miei confronti. Mi sono già fatta un mazzo così a sufficiente, ora alla sua età è il caso che si dia una svegliata e diventi autonomo! Ma di questo passo, con giochi di candele e teorie strane, non so dove possa andare…è ora di intervenire duramente.”

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