“Ho deciso di condividere queste mie conversazioni con questa “attrice”, o presunta tale, perché sono furioso, non tanto con lei, che comunque si è comportata molto ma molto male, ma con tutta la categoria che rappresenta: donne e uomini, ma spesso donne in questo caso, piene di sé incapace di distinguere una persona professionale da un ciarlatano. Purtroppo ce ne sono tanti di ciarlatani nel settore cinematografico, soprattutto in quello semiprofessionale. Io ho studiato regia, mi sono fatto in quattro per ottenere i titoli e l’esperienza che ho e anche se molto giovane sto muovendo finalmente e concretamente i miei primi passi nel mondo del lavoro. Ho scritto un bellissimo, così dicono, mediometraggio e lo stavo per girare. La protagonista, lo dico fin da subito, per esigenze di sceneggiatura, avrebbe avuto svariate scene di nudo parziale. Perciò ho messo l’annuncio e mi ha risposto questa Alessia. Ho sentito alcuni suoi video in cui recitava, ho visto il cv: era perfetta. Ora però, come funziona in maniera super professionale in questo campo, dovevo vederla al provino, anche per capire se avesse la fisicità giusta per quel ruolo. Non l’avessi mai fatto…”




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