“Stavo frequentando un tipo che a un certo punto pare sapere tutto di me. Un profiler! Di biscotti e molto altro!

Conosco questo qua per caso e una cosa tira l’altra e ci sono uscita tutta la settimana.  In pratica ho saltato solo 2 giorni, giusto per farmi desiderare. Ma mi piace, voglio solo fare la sostenuta per qualche altro giorno. E invece oggi succede l’impossibile. Me ne sto sul divano con la mia camomilla, la mia serie, il gatto sul tappeto, le imposte comunque sempre aperte, e la crema sul viso. E non mi scrive questo? Mi fa piacere, ovviamente, ma tra una cosa e l’altra spunta che è un profiler, e che ha capito tutto di me. Tanto che mi sfida e mi incastra pure. Indovina le mie preferenze e devo pagare il debito di gioco. Non ci vuole molto a capire che vuole, che vi dico a fare… debito di gioco, debito d’onore. Ma in contemporanea alla mia resa mi chiama mio padre. Cosa c’entra lui? Niente, è solo che è un po’ fissato con i ladri. E il mio profiler non è così talentuoso.”

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