“Pensavo di stare con la persona migliore di questo mondo, Lorenzo, un ragazzo dolce, comprensivo, bello, simpatico, che mi è stato vicino in alcuni momenti difficile, che mi ha saputa aspettare e rispettare, ma che poi si è rivelato essere come tutti gli altri, se non addirittura peggio. Ci frequentiamo già da un po’, ma solamente negli ultimi due o tre mesi la situazione si è fatta più intima e seria, e di questo eravamo entrambi felici. Io non ho avuto molte storie nella mia vita e soprattutto pochissime che siano effettivamente arrivate ad un livello successivo. Soprattutto, però, non avevo ancora vissuto storie che mi facessero emozionare come che con lui e perciò non volevo perderlo, e non volevo correre. Quindi, ho colto la palla al balzo. Proprio per evitare che la nostra fosse una relazione monotona e soprattutto per evitare di bruciare le tappe in maniera irreversibile (ma anche e soprattutto per rendere più forte il nostro legame) mi sono inventata una sorta di gioco, un metodo che avrebbe posto delle condizioni alla nostra relazione ma che avrebbe reso, a parer mio, tutto più interessante. E stava andando bene fino a questa tragica conversazione.”

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