“Un saluto alla community, mi chiamo Angelo e scrivo perché ho bisogno di condividere una situazione che mi ha lasciato con un nodo in gola e…il terrore di aver reagito male. È la chat tra me e la mia ragazza, Giulia, dopo che ha annullato i nostri piani per uscire con un ragazzo appena conosciuto in palestra.

È iniziato con un innocuo “Amore, stasera non riesco”. Poi, a poco a poco, è emerso che il motivo era un altro. Uno sconosciuto. Marco. Un nome che non avevo mai sentito prima.

La cosa più strana? Lei non ci vedeva nulla di male. Per Giulia, dire di no a uno sconosciuto che le chiede di uscire è più difficile che ferire me. E io, invece di urlare, ho cercato di capire. Di spiegare. Di farle vedere che c’è qualcosa che non va quando il tuo ragazzo diventa un optional rispetto all’ansia di deludere chiunque altro.

Ora, è vero che lei sembra avere un problema in generale a dire di “no” a qualcuno, che siano amiche, professori, genitori o anche ovviamente i soliti tizi che ci provano con lei. Da sempre cerco di essere di supporto, comprensivo. Ma esiste un limite anche per me e credo sia anche normale. Personalmente, in questa particolare situazione, non ho percepito altro che le solite scuse: vaghe, come se nulla fosse e come se tanto presto dovesse risuccedere. Non so se esiste davvero un problema come questo, ma in tal caso, spero che qualcuno sappia consigliare, a me o a lei, come fare.

Io sinceramente sono ormai stanco di capire.”

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