Il parto condiviso

“Ciao a tutti, voglio parlarvi di una cosa molto importante che mi è successa e sulla quale in realtà non dovrei restarci male perché conosco il genere di persona che è, ma mi ha ugualmente stupita il modo con cui mi ha trattata perché non l’aveva mai fatto prima. Io l’ho sempre presa in giro per il suo modo di essere e ci siamo punzecchiate spesso, lei si offendeva e batteva i piedi, ma finiva lì in amicizia e non ha mai avanzato minacce così stravaganti. Come se potesse portarle a termine poi, manco se i suoi fossero re. Comunque io sono Francesca e vi parlo della mia migliore amica Ludovica. Quello che dovete sapere di noi è che ci conosciamo dal liceo e ora abbiamo 33 anni ciascuna, siamo coetanee e siamo sempre state abbastanza unite. Abbiamo una comitiva piuttosto solida, ma sono tutte persone conosciute negli anni, noi andiamo avanti con sta amicizia dal primo anno di liceo. Siamo totalmente opposte io e lei. Io una coi piedi per terra e mi sono sempre impegnata per lavorare sodo e studiare. Lei figlia di gente ricca che ha sempre avuto tutto appena piagnucolava e sbatteva i piedi. Nessuno le ha mai detto no e tutto le è stato servito su un piatto d’argento quindi ora si crede di poter pretendere qualsiasi cosa, ma purtroppo per lei non è assolutamente così. Si è sposata ed è incinta, coronando il suo grande sogno di essere moglie e madre. Io sono felicemente single e sta cosa non la capisce. Ma ora che non ne può più di essere incinta, secondo me invidia la mia libertà. Le ho scritto per sapere come andava e mi sono ritrovata a sentire una pretesa assurda e minacce davvero irritanti.”