“Mio nonno si sente giovane, o almeno giovane dentro, ma 93 anni sono sempre 93 anni.
Mi chiamo Vincenzo, così come il mio arzillo nonno paterno. Ovviamente essendo lui il Vincenzo originale io sono e probabilmente sempre sarò Vicinzino. Esatto, Vicinzino non Vincenzino. Mio nonno è una vera roccia, ha 93 anni suonati ma sembra un 70enne. È ancora in maggior parte autonomo e non vuole saperne di case di riposo o anche solo badanti. Dopo la morte di mia nonna lo abbiamo portato in casa dei miei, in città, dopo una vita in un paesino di 3000 anime. Sembra un bambino nel paese dei balocchi, e come un bambino deve essere costantemente monitorato. Ha scoperto pure le serie tv e la playstation, ci gioca più di me. I miei genitori sono fuori per una settimana ed ecco che devo occuparmene io per adesso. Sono a lavoro e mi arriva un suo messaggio: in pratica ha sbagliato giorno e pensando di avere la seduta dal fisioterapista si è mosso di conseguenza. La chat che vi invio è di quella fatidica mattinata…”




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