“Ciao a tutti mi chiamo Marco e ho un’officina, ereditata da mio papà. Mio padre non c’è più, ma mi ha protetto da lassù e mi ha aiutato, ne sono convinto, tanto che dopo anni di fatica e un bel po’ di notti insonni a ragionare e farmi venire l’ansia, mi sono deciso e ho ingrandito l’attività, ho anche assunto del personale in gambissima che lavora con me. Mi sono tolto qualche sfizio, perché dopo tanti sacrifici mi sembrava giusto così: una bella macchina, una casa più grande rispetto al mio minuscolo bilocale, e cose così. Si lavora tanto ma sono contento, soprattutto da quando due anni fa ho incontrato Teresa. Anche Teresa aveva perso suo padre, e l’ho conosciuta nel gruppo per affrontare il lutto, che frequentavo da un anno. È stato un colpo di fulmine, non ci siamo più lasciati: ci capivamo come nessun altro aveva mai fatto prima. Arrivando al motivo per il quale vi mando questa chat: un mio amico di vecchia data, Fabio, si sposa tra qualche mese, e l’anno scorso ha invitato me e Teresa. Ma adesso se ne è uscito con una richiesta che davvero mi risulta incomprensibile… Leggete ditemi che ne pensate.”

CONTINUA A LEGGERE QUESTA STORIA CLICCANDO QUI SOTTO SU “SUCCESSIVA”