“Non pensavo che sposarsi potesse diventare una guerra “santa”. Io e Chiara stiamo insieme da anni, conviviamo da due, e non abbiamo mai litigato seriamente. Poi è arrivato il momento di decidere dove sposarci… e da lì, il delirio. Io non credo in dio, anzi, diciamo pure che con la Chiesa non vado proprio d’accordo. Lei invece non è praticante, ma viene da una famiglia cattolicissima. E finché si trattava di fare il presepe o benedire la casa, ok, mi stava anche bene. Ma quando ha detto che voleva sposarsi in Chiesa “per non far soffrire i suoi genitori”, mi si è accesa la spia rossa. Io credo che le scelte vadano fatte con sincerità, non per forma. Lo so che la vita è fatta di compromessi, e so anche che nelle relazioni non può andare tutto come si vuole, ma vedrete, sono stati fatti dei gravi colpi bassi nei miei confronti e io non ci sto. Chi l’ha detto che deve sempre essere l’uomo a fare un passo indietro? Sono stato trattato male, sono stato messo alle strette, io non lo accetto. Stava andando tutto relativamente, pensavo di aver già chiuso la questione, poi c’è stata questa conversazione.”
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