“Mi ritengo una persona rispettosa, degli altri, degli spazi altrui e soprattutto delle cose altrui, ma questa sono stata costretta a farmi maggiormente gli affari degli altri, precisamente del mio ragazzo Lele, perché era necessario per la situazione a dir poco ambigua che si era creata. Da pochissimo siamo andati a vivere insieme. Precisamente, io ho lasciato casa dei miei e sono andato a stare da lui dato che lui possedeva già una casa in cui viveva da solo. Sicuramente Lele è un tipo un po’ strano, particolare, con tutte le sue fisse, le sue peculiarità, ma fino a pochi giorni ero convinto che tutto questo avesse una valenza positiva. Una persona un po’ strana, sì, ma strana nel senso di originale, unica, non scontata. Come sempre, purtroppo, mi sbagliavo. Per pura casualità, e meno male che è successo, parlando con lui sono venuta a conoscenza di un libro che possedeva da anni e di cui non mi aveva mai parlato. Non mi vengono le parole per descrivere lui e questo suo libro ma veramente mi viene il voltastomaco solo al pensiero.”




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