“Non so nemmeno da dove cominciare. Mi chiamo Claudia. E sì, questo è già un problema.
O almeno lo è diventato.
Premessa: ho una sorellastra che si sposa tra poco. Fin qui tutto normale, tutto bello, tanti auguri. Ma no, ovviamente, perché stiamo parlando di lei, e lei ha questo talento naturale nel trasformare ogni cosa in un palcoscenico con lei al centro, possibilmente su un piedistallo alto dieci metri.
Mi scrive qualche giorno fa, apparentemente preoccupata, e lì parte l’assurdità. Senza entrare troppo nei dettagli vi basti sapere che quello che mi ha chiesto è stato davvero folle e vi chiedo scusa per la penosa litigata che leggerete, ma mi ha proprio fatto saltare i nervi.
Io penso che a un certo punto ci si debba fermare, respirare e chiedersi: “Ma sono io che esagero o questa sta cercando di fondare una religione col suo nome?”. Secondo me no, non sono io. Comunque vi lascio leggere la chat. Giudicate voi.
In ogni caso, “Il giorno di Claudia”, gli ospiti lo ricorderanno per tantissimi motivi. Vi dico solo questo.”



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