“Quando ho conosciuto Claudio, pensavo fosse una persona solida.
Di quelle che parlano poco, fanno molto e non ti fanno sentire stupida per essere sensibile.
E dopo gli ultimi anni, dopo un trasloco fatto da sola e due gatti che mi hanno letteralmente salvato la pelle quando non riuscivo nemmeno ad alzarmi dal letto, l’idea di qualcuno che mi dicesse “ci penso io” mi aveva fatto sentire al sicuro.
Claudio non ha mai dato idea di non amare gli animali.
Ogni tanto si lamentava della lettiera, ma io sono una che se ne occupa il prima possibile e non gli ho mai detto di occuparsene.
Negli ultimi mesi però era cambiato qualcosa.
Commenti buttati lì:
“Stai sempre dietro ai gatti.”
“Non potresti restare da me più spesso?”
“Ma devi proprio tornare a casa tutte le sere?”
Io cercavo di non litigare.
Di spiegargli che Leo e Mimì sono la mia casa, non il mio impedimento.
Poi un pomeriggio, senza preavviso, mi manda un messaggio.
Dice che ha “riflettuto”.
Che vuole fare un passo avanti.
E che per farlo… io devo rinunciare a loro.”
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