“Buongiorno a tutti. Temo fortemente, mandando questa conversazione, di passare per una ragazza acida, antiquata e che non ha capacità di adattamento ma, che mi crediate o no, è tutto il contrario.

 

 

Da un po’ di tempo divido la mia casa universitaria con questo ragazzo, più o meno mio coetaneo, che si chiama Giuliano. Io studio e conduco pressoché la normale vita di una studentessa universitaria, lui invece no.

 

 

Fondamentalmente, lui lavora giocando (o al computer o su altri aggeggi che possiede). Ci tengo a ribadirlo con voi come l’ho sempre fatto anche con lui: non è questo il problema.

 

 

Per quanto mi riguarda il lavoro è lavoro, e anche se ammetto che mi fa strano pensare a quanto riesce a guadagnare semplicemente giocando, soprattutto se penso a quanta fatica faccio io a racimolare due soldi quando cerco qualche lavoretto, lo rispetto.

 

 

E infatti, l’ho scelto come coinquilino e all’inizio sembrava un tipo tranquillo. Poi è iniziato il delirio e io veramente non so più dove sbattere la testa. Pensavo di essere aperta a tutto e tollerante, ma io una situazione così non la reggo. Sbaglio io?”

 

 

 

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