“Parto subito da un presupposto nel raccontarvi e farvi leggere questa mia storia. Forse non mi sono comportato benissimo, sono stato anche un po’ ingenuo e infantile, ma mio fratello non ha assolutamente tolleranza e non capisco com’è possibile che viva in un mondo tutto suo. 

 

In un’era in cui il mondo sta cambiando e si sta anche adattando, per fortuna, al cambiamento, lui rimane indietro. Sarà perché è un po’ figlio dei suoi tempi, che lui ha 33 anni e io ne ho 23, quindi 10 in meno e con un modo diverso di vivere ciò che mi circonda e la società. 

 

Fatto sta che ho avuto con lui una discussione feroce provocata dal fatto che lui mi aveva aiutato a entrare in un ufficio in cui lavorare, un luogo di lavoro dove si fa ancora caso a determinate regole vetuste e antiquate. Magari darete tutti ragione a lui, ma io ho una visione del tutto diversa. 

 

Comunque all’inizio mi erano state dette alcune regole da seguire, di cui una che io non accettavo faceva riferimento al periodo estivo, ma dopo aver sporto reclamo su un qualcosa che non consideravo giusta, ho deciso di prendere una posizione e sono stato mandato via. 

 

Oltre al fatto che non sono sicuro che potessero farlo, ho poi discusso con mio fratello della cosa dato che lui è stato avvisato subito e lì mi ha detto delle cose orribili.”

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