“Carlo è sempre stato un uomo deciso, ma questa volta ha davvero superato il limite. Oggi abbiamo litigato per una cosa così assurda che mi sembra di vivere in un episodio surreale di qualche sitcom. È iniziato tutto con una maglietta. Sì, una MAGLIETTA. E non una maglietta qualunque: una maglietta carinissima per Emma, bianca, con un unicorno e un arcobaleno glitterato.

La vedo, penso “Perfetta per lei” e mando la foto a Carlo per avere un suo parere. Mai mi sarei aspettata che da una cosa così semplice partisse una discussione infinita su simbolismi, movimenti sociali e “moderne mode commerciali”.

Carlo ha detto che non vuole che Emma indossi qualcosa che rappresenti la bandiera LGBT, come se un’arcobaleno e un unicorno potessero magicamente cambiare la sua identità o peggio, scatenare chissà quale giudizio da parte di altre persone.

Ma sapete cosa? Ho comprato la maglietta. Due, in realtà: una per Emma e una simile per me. Forse l’arcobaleno non cambierà il mondo, ma di sicuro mi ricorderà di non farmi mettere i piedi in testa.”

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