“Mi chiamo Renato e vi invio la conversazione con una mia conoscente di nome Silvia. Mi ha fatto un dono non dono e abbiamo litigato. Eravamo a una cena con amici di famiglia. Lei aveva uno zaino pieno di libri….

Io sono praticamente visto come uno stupido da tutti e in fatti mi chiamano Renatino. Ho avuto un esaurimento nervoso e ho dovuto prendere farmaci che mi hanno rallentato la mente. Ma non sono uno stupido. Questa chat la invio a voi perché la pubblicate per mostrare come anche le persone più deboli sono capaci di alzare la testa e dire no, non ci sto.

La gente pensa che può prendere in giro chi ha problemi e chi parla lentamente o a bassa voce o chi è sempre gentile e sorridente o chi è un poco strano. Le persone più timide e insicure possono anche dire la loro e non stare alle prepotenze degli altri.

Questa ragazza si crede di essere super intelligente e di creare capolavori. A me non interessa questo, mi interessa la chiarezza e la trasparenza prima di tutto. 

Pubblicateli per favore.”

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