“Non ho mai visto nessuno monetizzare così bene la propria festa di compleanno.
Giulia, la mia amica da anni, ha sempre avuto questa fissa del “fare tutto bene”: il compleanno perfetto, la tavola perfetta, le foto perfette.
Quest’anno, per i suoi trent’anni, ha superato sé stessa.
Ha affittato una sala, palloncini giganti, torta con la sua faccia stampata e tanto di scritta “Queen since 1995”.
Io ero contenta di esserci, davvero.
Poi, il giorno dopo, sul gruppo WhatsApp arriva un’immagine in stile Excel: “Riepilogo spese compleanno Giulia ”.
Accanto, un IBAN.
Cifra: 22 euro a testa.
E in fondo la frase che ha fatto esplodere tutto: “Chi ha fatto un regalo sotto i 50 può integrare”.
Pensavo fosse uno scherzo.
Poi ho visto che la prendeva sul serio.
E lì mi è passata tutta la simpatia.
Non è questione di soldi, è la mentalità.
C’è chi fa una festa per stare insieme, e chi la fa per pareggiare i conti.
Ecco: Giulia è nel secondo gruppo.
E dopo quella sera, anche nella lista delle persone che non inviti più a niente.”
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