“Pensavo che almeno con lui fosse diverso, e invece. Non ci ho messo poco a riprendermi dalla mia precedente relazione, perché un tradimento ti lascia scottato.
Ma con Dario sembrava che la cosa stesse seguendo un ritmo naturale.
E quindi mi sono lasciata andare:
risate vere, confidenze a mezzanotte, carezze e coccole come fossimo fidanzati. E poi anche il messaggio del buongiorno, i consigli su quale libro leggere, il modo in cui ogni tanto mi ascoltava in silenzio, come se fossi l’unica voce nel caos.
Non avevo bisogno che mi dicesse “ti amo”.
Mi bastava l’impressione che fossimo due persone che si stavano conoscendo senza paura.
Che se anche ci fermavamo lì, lo facevamo con rispetto.
Poi, un giorno, mi ha detto che aveva conosciuto un’altra.
Ok. Fa parte del gioco. Non si possiede nessuno.
Ma quello che ha fatto è andato ben oltre. Ha pensato bene di fissare le regole lui, “Perché con te mi trovo bene e mi dispiacerebbe perderti del tutto”.
E lì ho capito.
Ho capito che per qualcuno puoi essere speciale solo fino a un certo punto. Poi puoi fare comodo ma non devi ambire a essere niente di più.”




CONTINUA A LEGGERE QUESTA STORIA CLICCANDO QUI SOTTO SU “SUCCESSIVA”
Commenta con Facebook