“Salve, voglio condividere la mia storia con voi perché qui passo veramente dalla padella nella brace e a me non pare assolutamente giusto.
Ho un bambino di 8 anni, quando è finita la scuola a giugno io e mio marito ne abbiamo parlato e dato che io lavoro in Smart working abbiamo pensato che non fosse necessario iscriverlo a un centro estivo, dato il costo non da poco.
A casa abbiamo un bel giardino e anche la piscina, quindi avrebbe passato una bella estate fino alla nostra partenza di agosto.
Poco dopo la fine della scuola si mette d’accordo con un amichetto affinché lui venga da noi a giocare. Per me ovviamente non ci sono problemi. La mamma dell’amichetto poi mi dice che lui si trova così bene a casa nostra con mio figlio, che continua a chiedermi di continuare a farli giocare insieme…naturalmente è sempre il bambino che viene da noi. Il tutto va avanti più o meno ininterrottamente per due mesi, fino alla loro partenza di inizio agosto.
Io sinceramente, poco prima che partano, mi sento di mandarle il messaggio che leggerete…e guardate però cosa succede!
Ma io dico, ma siamo matti??? Come può pensare di avere ragione lei??”



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