“Ciao a tutti, sono Marta
Non sono una che scrive spesso sui social, ma stavolta ho bisogno di farlo.
Chi mi conosce nella quotidianità sa che ho un bambino meraviglioso, Giovanni, che ha sei anni e una forza che non vi so spiegare . È solare, affettuoso, curioso, ama i palloncini e le feste più di qualsiasi altro bambino che io conosca.
Qualche giorno fa però mi è successa una cosa che mi ha lasciata senza parole. Una di quelle situazioni che ti fanno restare lì, ferma, col telefono in mano, chiedendoti se hai letto bene. Spoiler: sì, avevo letto bene e mi sono infuriata come una iena.
Non è una storia inventata. È la mia.
E la condivido perché forse, se la leggete fino in fondo, capirete quanto può ferire un gesto che per qualcuno “non è niente”. Spero che possa far riflettere qualcuno e farlo/a desistere da commettere simili gesti, e spero anche che possa far sentire meno sole le mamme e i papà che vivono una vita speciale come la mia.
Adesso come dovrei comportarmi con lei? Vi è mai successo qualcosa di simile? Non posso capacitarmi della cattiveria di un’altra mamma.
Ciao spunte blu e grazie.”



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