“Ciao Spunteblu, ciao lettori. Sono qui per mandarvi gli screen dell’ultima chat che ho avuto con le ragazze con cui sono rimasta amica dopo l’università. Sono ormai tre anni che abbiamo la tradizione di vederci tutte insieme a metà strada in più occasioni dell’anno, tra cui le feste di natale e pasqua. Ma anche da casa ci supportiamo sempre nei momenti del bisogno. Siamo semplicemente persone a cui piace condividere il proprio tempo. L’unica che ha sempre mostrato un comportamento un po’ più scostante è Raffaella, che viene da una città grande. Non per dire qualcosa su chi è abituato a vivere la città, ma lei è sempre stata bisognosa di vederci in locali abbastanza alla moda e costosi, sfoggiando vestiti e scarpe firmate, a volte chiedendoci pure di vestirci in un determinato modo come lei, dicendo che quando si esce senza fidanzati bisogna farsi “belle”. 

La chat che voglio farvi leggere mi ha finalmente dimostrato quanto la vera ricchezza non è avere borse o vestiti firmati, o l’ultimo trucco alla moda! Tutto è nato da un’idea che ho avuto dai miei genitori che, come tantissime altre persone con un’attività di pasticceria, stanno accusando molto il cambiamento di questo periodo. Le offese che ha provato a mascherare come un semplice “confrontarsi” mi hanno fatto definitivamente capire che persona è in realtà, mettendomi in dubbio sul voler continuare a frequentarla e sentirla come amica.”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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