“Buonasera, mi chiamo Francesca e vi seguo da tempo Spunte Blu. Questa è la prima volta che scrivo ma volevo davvero condividere con voi altri ciò che è successo pochi giorni fa. Abito a Roma da quando sono nata e lavoro qui. Ho cambiato lavoro da poco tempo perché l’offerta era migliore, ma comunque sono i primi giorni e voglio mostrarmi presente più del dovuto. L’altro giorno accompagno mia sorella e mio nipote di un anno alla stazione prima di andare a lavoro, non aveva passaggi e quindi l’ho accompagnata io. Doveva prendere il treno in direzione Firenze perché mio cognato lavora lì e ha preso momentaneamente un alloggio in città. Quando arriviamo al vagone era tardi a causa del traffico che abbiamo trovato arrivando alla stazione. Ovviamente le serviva una mano per entrare nel vagone con il passeggino e io (forse stupidamente non lo so) ho salito le scalette tirando su il passeggino all’interno del treno e mia sorella spingendolo da dietro. Appena siamo tutti e tre dentro, le porte si sono chiuse e io sono rimasta dentro sotto lo sguardo vigile di uno dei dipendenti. Gli ho detto anche a brutto muso che io non dovevo prendere il treno ma ormai era già in movimento e non ha potuto frenare. Il che mi sembra assurdo perché si stava solamente preparando per partire. Ho litigato per circa un’ora nel tragitto da Roma a Firenze con il suddetto. Non c’è stato nulla da fare e ho dovuto prendere il treno di ritorno che passava una mezz’ora dopo l’arrivo a Firenze. Mi hanno fatto perdere mezza giornata, per di più il secondo giorno di lavoro. Il pomeriggio mi arriva un messaggio dall’addetto che non mi aveva fatto scendere, non avete idea di cosa mi ha detto… La cosa strana è che non si è fatto più sentire…”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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