“Luca è mio figlio. E, come ogni madre, lo amo da impazzire. Ma, credetemi, a volte è proprio il caso di dirlo: da “impazzire” sul serio. È un ragazzo brillante, intelligente, con una capacità incredibile di trovare sempre una via d’uscita alle situazioni più assurde. Ma ha anche un talento unico nello sprecarlo, quel potenziale. È uno di quelli che a scuola prendeva anche buoni voti, ma studiando sempre all’ultimo minuto. Che potrebbe essere un leader nato, ma si infila nelle situazioni più improbabili. E, soprattutto, è capace di farmi venire un infarto almeno una volta a settimana. L’ultima? Ricevo un messaggio da mia sorella, la “zia Anna”. Allegato c’è una foto. Apro e, in meno di un secondo, il mio cuore fa un doppio salto mortale. C’è la sua faccia stampata su un volantino, distribuito in tutto il paese, a dire di mia sorella. Ma non un volantino qualunque. Non è per niente un volantino qualunque. Il problema era quello che è successo anche poco prima di quel messaggio, con un’altra persona. Leggerete e capirete. In ogni caso, da buona mamma, dovevo risolvere la situazione.”




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