“Ciao Spunte Blu, mi chiamo Marco e vengo da una recente enorme delusione. Ora vi spiego.

Io e i miei amici siamo sempre stati i figli del quartiere, per così dire. Li conosco da sempre, sono la mia famiglia e per loro farei e ho fatto qualsiasi cosa. Sono una persona molto paziente, ho imparato ad esserlo perché molti di loro sono teste calde, ma se c’è una cosa che non tollero è che si parli male dei miei amici. Come con i tuoi, solo tu puoi parlarne male.

Io e Irene stavamo assieme da poco, e dopo un tot le ho presentato i miei amici. Lei palesemente non si è trovata bene con loro, la cosa è stata abbastanza reciproca, ma quella sera lei ha sfiorato il confine con la maleducazione. Ha deciso che come persone non le piacevano e ha passato la sera al cellulare. Per quanto mi abbia dato fastidio, ho lasciato cadere la cosa, pensando che ci sarebbero state altre occasioni e che avrebbe cambiato idea.

Succede che Anna e Fil ci invitano a cena, come sempre quando finisce l’estate, una serata tutti insieme per salutare le ferie e ridere un po’. Scrivo a Irene per chiederle se le andasse e rimango spiazzato. Non per il fatto che non le piacessero, quello appunto era chiaro, ma per le cattiverie che inizia a sparare su di loro. Questa conversazione me l’ha fatta scendere tantissimo ovviamente, lei che si dipinge come aperta, accogliente, progressista eccetera. Invece in lei ho trovato la persona più chiusa e affrettata nel dare giudizi che abbia mai conosciuto.

Neanche a dirlo io alla cena ci vado.”

CONTINUA A LEGGERE QUESTA STORIA CLICCANDO QUI SOTTO SU “SUCCESSIVA”