“Più volte ho letto di persone che hanno inserito i rispettivi fidanzati nei propri gruppi whatsapp di famiglia. All’inizio pensavo che non avesse senso, che fosse una forzatura, ma poi, non so come, siamo arrivati a quel punto. Un giorno, in presenza dei miei, il mio ragazzo, Matteo, mi chiede di inserirlo, e lo fa in presenza dei miei. Potevo dirgli di no? No…e allora è entrato. Niente di grave. Per più di tre mesi non ha scritto quasi nulla, faceva gli auguri alle varie feste, compleanni e onomastici, dava la sua disponibilità per eventuali cene ecc. e poco di più. E infatti avevo smesso di pensarci. L’altra mattina, però, è successo il fattaccio. Ero a casa sua, me ne vado, e pochi minuti dopo, casualmente con tutti i miei famigliari online, manda un messaggio sul gruppo. Un messaggio molto imbarazzante e palesemente non indirizzato a quella chat. Il vero problema però non è tanto la figuraccia imbarazzante, perché è successo a tutti quello. Il problema è il contenuto del messaggio e soprattutto il destinatario di esso. Ero furibonda…non ci volevo credere…”



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