“Apro WhatsApp dopo ore, perchè ero full di lavoro. Nessun nuovo messaggio. Strano, perché mia madre di solito mi scrive qualcosa ogni due per tre. Apro la chat e vedo un messaggio strano. La risposta è già inviata. Dal mio telefono. Ma non ero stata io. Mi blocco. Leggo meglio. Poi capisco: ha risposto Marco. Ha risposto alla MIA MADRE dal MIO telefono. Senza dirmi nulla. E ovviamente lei se n’è accorta subito. Si è offesa, mi ha chiamata piangendo, e io non sapevo nemmeno cosa fosse successo. La chat che ne è seguita con lui è stata tesa. Per molti sarà una stupidaggine, ma per me no. Per me è una questione di confini, di rispetto, di autonomia. Di non sentirmi mai rappresentata da qualcun altro, nemmeno se lo fa “in buona fede”. Di non sentir invasa la mia privacy, sopratutto in un rapporto complicato come quello che ho con mia madre.”

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