“Ho scritto una lettera a Papa Francesco per ringraziarlo di avermi salvato la vita.
Lo so, avrei dovuto scriverla su carta, non ne faccio mai una giusta. Ma avevo il cellulare tra le mani quando mi è arrivata la notizia della scomparsa del Santo Padre. Mi sono messa una mano alla bocca incredula, convinta fosse una fake news e invece era vero… Ho avuto paura… paura di ripiombare nel nulla, di cadere di nuovo nell’oscurità in cui ho trascorso tanti anni della mia vita. E allora l’ho fatto. In un sito mi sono creata questa immagine di me che abbraccio Papa Francesco.
Guardandola ho cominciato a singhiozzare e poi a piangere. Prima sommessamente e poi sempre pi forte. Ho pianto come fanno i bambini, con la bocca aperta da cui mi colava della saliva, con le lacrime a fiotti e il naso che gocciolava. Ho pianto senza freni, senza paure, lasciando fluire l’angoscia che mi abitava.
Dopo un po’ mi sono sentita scarica. Come se quel fulmine di dolore fosse passato. Mi sono asciugata le lacrime e mi sono ricomposta. Ho preso il cellulare e ho riguardato la foto. Senza pensarci troppo, ho scritto questa “lettera” nella mia chat personale su WhatsApp per ringraziare Papa Francesco di avermi salvato la vita.”




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