“Non pensavo che un gatto potesse diventare il motivo di un terremoto nella mia vita. All’inizio erano solo piccole lamentele: i peli sui vestiti, la casa sempre sporca, qualche graffio di troppo. Io provavo a prenderla con leggerezza, a trovare soluzioni: comprare un vestito nuovo, aumentare le pulizie, organizzare diversamente le visite.

Ogni volta cercavo di rassicurarla, di farle capire che non era la fine del mondo. Ma piano piano le sue parole hanno cambiato tono: da fastidio è diventato peso, da peso è diventato problema, da problema è diventato “non lo voglio più”. Io credevo che stessimo parlando di

come organizzarci meglio, lei invece stava già decidendo di liberarsene.

E quando ho visto cosa aveva fatto davvero, ho capito che non era solo questione di un animale. Era questione di cuore, di rispetto, di quello che significa “famiglia”. E lì, per la prima volta, ho pensato che forse il problema non era mai stato lui.”

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