“Io e Massimo ci siamo conosciuti circa un anno fa durante un corso di fotografia amatoriale. Entrambi appassionati di scatti e luci, ci siamo trovati subito in sintonia. Le nostre prime conversazioni erano piene di entusiasmo e abbiamo iniziato subito a frequentarci, inizialmente con la scusa di mettere in pratica assieme quanto appreso nel corso.

Parlavamo di tutto, dai nostri studi alle nostre passioni, e mi ha colpito subito per la sua intelligenza e la sua gentilezza.

Massimo infatti è un bravo ragazzo sotto tanti aspetti, ma per altri, non è proprio cosa. E parlo della sua gelosia. Io sono una ragazza abbastanza carina, non è raro che qualcuno ci provi con me, anche in sua presenza, ma a me non importa assolutamente nulla. Sono fedele e non mi servono i complimenti di nessuno per sentirmi a posto con me stessa… non faccio nulla per attirarli credetemi. Però lui in qualche modo si sente da meno di me, anche se non è assolutamente vero, e questo lo ha reso possessivo. Le sue domande su dove fossi e con chi stavo diventavano sempre più insistenti.

Quella sera, dovevo uscire con la mia amica per un aperitivo, mentre lui aveva in programma una partita a calcetto con i suoi amici. Niente di strano, giusto? Eppure, i suoi messaggi hanno preso una piega che non mi aspettavo, quando gli ho detto che non sarei più potuta andare al mare nel fine settimana. Le battute leggere si sono trasformate in accuse ingiustificate e richieste di cambiare i miei piani. Non potevo credere a quello che stava succedendo.”

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