“Quando sei madre, impari presto che i figli possono essere la gioia più grande o il tuo incubo personale, a giorni alterni. Mariangela, la mia adorata figlia, è un esempio perfetto di questa teoria. Lei è brillante, ironica, sa come prendersi la vita… o almeno così dice. Perché, dal mio punto di vista, si sta solo approfittando di me e di suo padre per continuare a vivere come una regina, senza sporcarsi le mani con la realtà.

Studiare? Sì, va bene, ma non è che puoi usare “studio” come scusa per non fare nulla. Lavora due ore al giorno sui libri e passa le altre ventidue a fare aperitivi, shopping e viaggi che neanche un’agenzia di viaggi potrebbe permettersi. Tutto a spese nostre, ovviamente. Quando provo a farle notare che forse dovrebbe iniziare a prendersi delle responsabilità, mi guarda come se fossi un’aliena venuta a distruggere il suo piccolo mondo perfetto.

E poi ci sono le sue richieste, continue, insistenti, e sempre “urgenti”: soldi per questo, soldi per quello. Oggi tocca a un bonifico di 300 euro per una cena e un volo, come se fosse una necessità vitale. E io? Io sono combattuta. Da un lato, vorrei accontentarla sempre, perché è mia figlia, e noi genitori spesso cadiamo in questa trappola. Ma dall’altro lato… mi sta distruggendo. Non so per quanto ancora potrò fare finta di nulla.

Oggi è arrivata al limite, e forse anch’io.”

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