“Lavorare come cameriera mentre cerchi di laurearti non è la vita che avevo immaginato, ma è quella che mi sono scelta per costruirmi un futuro. Non è facile, per niente. Le doppie giornate, lo stress, i clienti che a volte sembrano voler mettere alla prova la tua pazienza… ma non mi lamento. Ogni turno, ogni fatica, mi avvicina al mio obiettivo: una vita stabile, realizzata, senza dipendere da nessuno.

Il problema è che non tutti lo capiscono. Marco, ad esempio. Lui è dolce, sì, ma viene da un mondo completamente diverso dal mio. Non ha mai dovuto sacrificare nulla, e ogni tanto sembra che non riesca a capire il perché io mi faccia in quattro. Come adesso, per esempio.

Lavorerò durante tutte le feste: Natale, Capodanno, tutto. Non è che non mi dispiaccia stare lontana da lui e dalla sua famiglia, ma questa è la realtà. Io non posso permettermi di rifiutare turni o perdere guadagni.

Eppure lui continua a insistere, come se non capisse. Parla di tradizione, di famiglia, di quanto ci tenga che io stia con loro almeno un giorno. Ma come faccio a spiegargli che la mia famiglia, per ora, è questo lavoro?”

CONTINUA A LEGGERE QUESTA STORIA CLICCANDO QUI SOTTO SU “SUCCESSIVA”