“C’erano anni in cui Vanessa era la mia persona preferita. Ridevamo come sceme per un meme, ci raccontavamo tutto, e facevamo piani per invecchiare insieme con i capelli rosa e il prosecco in mano. Poi, qualcosa è cambiato. No, non di colpo. Piano. Come quando il caffè si raffredda e non te ne accorgi finché non lo bevi.
Per carità, ha sempre avuto un lato un po’ vanitoso diciamo, un po’ accentratore, ma mai nulla di esagerato. Però le cose cambiano.
Prima sono arrivati i mantra motivazionali. Poi i selfie “spontanei” con caption criptiche tipo “Ciò che non è allineato va lasciato andare”. Poi le fisse da influencer sempre più assurde…
Infine, è arrivato l’invito alla sua festa di compleanno.
Non so bene quando l’amicizia si sia trasformata in un qualcosa che ha a che fare col marketing, ma so che quel messaggio è stato la goccia.
E no, non è solo per i soldi. È per tutto quello che rappresenta.
E pensare che credevo che le follie da influencer siano solo roba da Instagram… ma leggete pure tutta la conversazione. Che neanche riuscirei a spiegare bene cosa è successo.”



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