“Forse passare Ferragosto da sola non sarà così male, alla fine… Perché per i miei amici a quanto pare non sono abbastanza “premium”.
Con Nico e J (lo chiamiamo così, ma in realtà si chiama Giorgio) siamo amici da anni.
Almeno, io pensavo fosse così. Certo, loro hanno uno stile di vita molto diverso dal mio: famiglie ricche, vacanze last minute dall’altra parte del mondo, cene in posti dove un antipasto costa come metà della mia stanza in affitto. Ma nonostante questo, ho sempre creduto che ci volessimo bene, e che queste differenze non contassero.
Ogni tanto è capitato che facessero programmi troppo costosi per me e io dovessi rinunciare, ma mi dicevo: “Vabbè Ali, ci sta, ognuno ha le sue possibilità”. Però c’era sempre quella sensazione sottile di essere un po’ fuori posto.
Quest’anno Ferragosto pensavo di passarlo con loro, come sempre. Poi è arrivata una conversazione che mi ha aperto gli occhi. Ho capito che non era solo questione di soldi, ma di rispetto. E di amicizia. E di quanto sia facile per certe persone farti sentire piccolo, quando loro si credono grandi.”



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