“Ciao a tutti, mi chiamo Alessio e sto con Nadia da cinque anni e ogni estate, da quando stiamo insieme, le “vacanze” le passiamo nella casa di campagna della sua famiglia. Il problema è che quello che lei chiama vacanza per me è sempre stato un campo di lavoro.
Ogni anno è la stessa storia: andiamo lì “per stare tutti insieme” e finisco per passare le mie ferie a lavorare. Sistemare l’orto, aggiustare il recinto del cane, portare la nonna a fare la spesa, montare mobili per i parenti, tenere i bambini… mentre lei e il resto della famiglia fanno gite, sagre, e si godono la “vita semplice”.
Ho sempre abbozzato, sperando che prima o poi avremmo fatto anche qualcosa solo noi due. Ma ogni volta è “la nonna ci tiene”, “è tradizione”, “la famiglia è importante”.
Quest’anno ho detto basta.
Quando mi ha scritto per confermare la settimana in campagna, ho provato a dirlo con calma. Ma ovviamente è degenerata in litigio. Io sono quello egoista, ingrato, che non vuole far parte della sua famiglia.
Ma io mi chiedo: è così strano desiderare che le ferie siano davvero ferie? Che ci sia anche spazio per le mie esigenze, e non solo per le sue tradizioni?
Vi mando la conversazione. Magari da fuori qualcuno riesce a vedere se ho esagerato davvero o se, semplicemente, ho fatto qualcosa che avrei dovuto fare già un bel po’ di estati fa.”




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